Tuesday, July 13, 2004

CRI (Campagna Realiana per l'Instabilità)


“La frase Algérie, orange amère deriva dal titolo di un diario (edito da Proverbe Eds) scritto dal comandante Claude Linarès come resoconto della sua esperienza militare nella colonia algerina, luogo dove aveva avuto modo di rinnovare la tradizione militarista paterna.
Suo padre, il Generale di Linarès, aveva iniziato la carriera militare come soldato semplice nel 1916. Dopo la guerra, era entrato alla scuola militare di Saint-Cyr e aveva prestato servizio in Marocco, dove aveva comandato un Battaglione di Cacciatori delle Alpi nel 1940. Dopo la sconfitta, aveva organizzato un piano di evasione dei prigionieri di guerra di cui approfittò il Generale Giraud. Nel 1942, aveva raggiunto le F.F.L. e da lì, al comando dell terzo R.I.A., aveva partecipato alla presa di Belvedere per poi bucare la linea Hitler in Italia e sbarcare a Tolone. Avea in seguito terminato la guerra in Austria al comando della seconda Divisione di Fanteria di Montagna. Dopo un soggiorno in Indocina dal 1950 al 1952, era ritornato in Francia ed era morto a Baden-Baden, mentre era Ispettore Generale della Fanteria.
Il Comandante di Linarès, dal canto suo, aveva, come si è detto, seguito le orme paterne uscendo a sua volta da Saint-Cyr nel 1954: come premio, aveva ricevuto dal padre il celebre orologio prodotto da Morin Marchinville e attualmente di proprietà di Monsieur Culbuto. Il Comandante di Linarès aveva in seguito dapprima prestato servizio nei Cacciatori delle Alpi, poi in Algeria presso il 14esimo Regimento dei Paracadutisti Coloniali. Capitaino nel 13esimo B.C.A., era uscito brillantemente dalla Scuola di Guerra nel 1972 e aveva preso il commando del settimo B.C.A. Aveva trovato infine la morte durante una corsa in montagna il 13 agosto 1972.”

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